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Alto Adige e le Nazioni Unite

Il 21.9.22 è stato organizzato un “High-level meeting” delle Nazioni Unite in occasione del 30° anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle minoranze. Ha partecipato anche il governatore dell’Alto Adige, Arno Kompatscher. La provincia autonoma dell’Alto Adige è stata citata più volte come esempio per la risoluzione dei conflitti tra minoranze.

Fernand de Varennes, relatore speciale sulle questioni delle minoranze presso il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (vedi foto, foto: UN Web TV, fonte: LPA), ha aperto l’incontro citando l’Alto Adige come esempio di successo nella tutela delle minoranze: “La risoluzione della controversia altoatesina 30 anni fa è un buon esempio di come due governi – l’Italia e l’Austria – siano riusciti a risolvere tensioni e conflitti in modo pacifico attraverso anni di negoziati e un processo di dialogo.”

Qui si trova l’apertura del meeting ed il contributo austriaco: https://media.un.org/en/asset/k1a/k1au2ueyt4

Qui si trova il contributo italiano: https://media.un.org/en/asset/k1c/k1c24lz8am

Arno Kompatscher con Ilze Brands Kehris (Assistant Secretary-General for Human Rights), Alexander Van der Bellen e Fernand de Varennes (Foto: LPA)

La Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1992. Tra le sue disposizioni più importanti vi è quella secondo la quale “le persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche hanno il diritto di godere della propria cultura, di professare e praticare la propria religione e di usare la propria lingua, privatamente e pubblicamente, liberamente e senza interferenze o qualsiasi forma di discriminazione” (articolo 2.1)

Photo: Adobe Stock / Rawpixel.com