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Policy Brief: L’autonomia dell’Alto Adige nel 2025

L’Autonomy Policy Brief 2025 analizza gli ultimi sviluppi relativi all’autonomia dell’Alto Adige. I temi trattati comprendono, tra l’altro, le elezioni comunali, la riforma dello Statuto di autonomia con due nuove norme di attuazione, gli sviluppi nel campo del bi- e trilinguismo, le iniziative in ambito educativo nonché gli aspetti di politica finanziaria.

Le statistiche aggiornate sull’Alto Adige, sulla sua autonomia e sulla tutela delle minoranze possono essere consultate all’Autonomy Dashboard South Tyrol (https://www.autonomy-dashboard.info).

Tutti i link sono stati verificati il 06.12.2025.

Pubblicato il 6 dicembre 2025

Autori: Jakob Volgger, Marc Röggla

Politica ed elezioni

Elezioni

Nel maggio 2025 sono stati rinnovati i consigli comunali in 111 dei 116 comuni dell’Alto Adige. La Südtiroler Volkspartei conta attualmente 103 sindache e sindaci. L’affluenza alle urne è stata del 60%, con un calo del 5,4% rispetto alle elezioni comunali del 2020. A Stelvio si sono tenute nuove elezioni a novembre a causa della morte del sindaco in carica.

Particolare attenzione a livello nazionale ha suscitato il passaggio di consegne a Merano tra Katharina Zeller e il suo predecessore Dario Dal Medico. Quest’ultimo ha posto sulle spalle della sua successora la fascia tricolore, che Zeller ha poi rimosso. Il gesto ha provocato critiche da parte di alcuni media e partiti italiani, poiché interpretato come una mancanza di rispetto nei confronti della bandiera italiana.

Nel referendum nazionale sui temi del diritto del lavoro e della cittadinanza, tenutosi a giugno, in Alto Adige – come nel resto d’Italia – non è stata raggiunta la soglia del 50%. L’affluenza in provincia si è fermata intorno al 16%; tra le regioni, il Trentino-Alto Adige, con il 22,7%, ha registrato il dato più basso in termini di partecipazione.

Giunta provinciale

L’assessore provinciale Christian Bianchi ha annunciato in gennaio il suo passaggio dalla Lega a Forza Italia. Ciò ha comportato anche una modifica nella composizione delle forze politiche presenti nel Consiglio provinciale: in precedenza Bianchi era l’unico rappresentante della Lega ed è ora l’unico rappresentante di Forza Italia. Il passaggio ha inoltre determinato un cambiamento all’interno della coalizione di governo. Bianchi e Forza Italia hanno comunque confermato il loro sostegno al programma di governo e rimangono parte della coalizione.

Politica dell’Austria

Gli sviluppi politici in Austria rivestono un’importanza centrale per l’Alto Adige, vista la funzione di tutela esercitata dall’Austria. Nel marzo 2025 è stato giurato un nuovo governo, composto dall’Österreichische Volkspartei, dal Sozialdemokratische Partei Österreichs e dai NEOS (Das Neue Österreich und Liberales Forum). Il programma di governo fa esplicito riferimento all’Alto Adige: “È responsabilità condivisa dell’Austria e dell’Italia garantire lo sviluppo autonomo dell’Alto Adige e, in stretto coordinamento con le rappresentanti e i rappresentanti dei gruppi linguistici tedesco e ladino della provincia, svilupparne ulteriormente l’autonomia.” Il programma sottolinea inoltre “l’impegno dell’ORF in e dall’Alto Adige”.

Con una risoluzione, la maggioranza del Consiglio nazionale ha ribadito il sostegno dell’Austria all’Alto Adige nell’ambito della riforma dello Statuto di autonomia. La sottocommissione del Comitato per gli affari esteri del Consiglio nazionale dedicata all’Alto Adige non è stata ancora istituita.

Legge

Modifiche allo Statuto di autonomia

Dopo che lo scorso anno erano stati avviati i negoziati per le modifiche allo Statuto di autonomia della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol (cfr. Autonomy Policy Brief 2024), il 9 aprile il relativo disegno di legge costituzionale è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. A ciò è seguita una serie di passaggi procedurali, illustrati nella Tabella 1.

Tabella 1: Fasi del procedimento per le modifiche allo Statuto di autonomia 2025

DataEvento
12 aprileIl Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, trasmette il disegno di legge costituzionale al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. Quest’ultimo inoltra il testo al Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, affinché venga successivamente distribuito a tutte le consigliere e a tutti i consiglieri provinciali altoatesini.
22 aprileSu richiesta di tutti i gruppi consiliari di opposizione del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano si tiene una seduta straordinaria. Le opposizioni chiedono una votazione sui singoli punti del disegno di legge costituzionale, richiesta che tuttavia non è prevista dalla normativa. A seguito di ciò, le consigliere e i consiglieri dell’opposizione abbandonano l’aula in segno di protesta.
23 aprileLa commissione speciale per il controllo delle proposte di modifica dello Statuto di autonomia esprime, con 28 voti favorevoli, un parere positivo sul disegno di legge costituzionale. Votano a favore i seguenti gruppi consiliari: Die Freiheitlichen, Forza Italia/Uniti per l’Alto Adige, Fratelli d’Italia, Für Südtirol mit Widmann, Grüne Fraktion/Gruppo verde/Grupa vërda, La Civica, Partito Democratico/Demokratische Partei, Team K, Südtiroler Volkspartei, Wir Bürger/Noi Cittadini/Nëus Zitadins. Votano contro: JWA Wirth Anderlan, Süd-Tiroler Freiheit, Vita. La Freie Fraktion si astiene.
7 maggioIl Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano approva a maggioranza un parere positivo sul disegno di legge costituzionale, seguendo così la raccomandazione della commissione speciale (26 voti favorevoli, 6 contrari). Anche il Consiglio della Provincia autonoma di Trento approva un parere positivo (33 voti favorevoli, 1 astensione).
14 maggioIl Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige si allinea ai pareri dei due Consigli provinciali ed esprime un parere positivo sul disegno di legge costituzionale (54 voti favorevoli, 6 contrari, 1 astensione).
29 maggioLa Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano esprime un parere positivo sul disegno di legge costituzionale.
12 giugnoLa cosiddetta Commissione 137 – denominata così dal numero della misura del “Pacchetto” che prevedeva l’istituzione di una commissione permanente per le questioni della Provincia di Bolzano – esprime un parere positivo sulla revisione dello Statuto di autonomia. Di conseguenza, il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità il disegno di legge costituzionale.
24 settembreLa Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati approva il disegno di legge costituzionale, che le era stato trasmesso il 19 giugno per l’esame.
7 ottobreLa Camera dei Deputati approva il disegno di legge costituzionale in prima lettura. Partecipano alla votazione 224 deputate e deputati su 400: 192 votano a favore, 32 si astengono, non vi sono voti contrari. Tutti gli emendamenti vengono respinti.
26 novembreLa Commissione Affari Costituzionali del Senato approva il disegno di legge costituzionale, che le era stato trasmesso per l’esame il 16 ottobre.

I dettagli relativi alle modifiche allo Statuto di autonomia sono descritti nell’Autonomy Policy Brief 2025/1. Attualmente il calendario prevede che la seconda lettura e le successive votazioni in Parlamento possano aver luogo nella seconda metà del 2026. L’obiettivo dei sostenitori e delle sostenitrici della riforma è di approvare la legge costituzionale entro l’attuale legislatura, e quindi al più tardi entro il 2027.

Norme di attuazione dello Statuto di autonomia

Nel giugno 2025 è entrata in vigore una nuova norma di attuazione (decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 97). Essa consente alle amministrazioni statali operanti in Alto Adige, in casi eccezionali, di derogare alla proporzionale etnica, vale a dire alla ripartizione dei posti pubblici in base alla consistenza dei gruppi linguistici. La deroga è soggetta alle seguenti condizioni: è ammessa esclusivamente per assunzioni a tempo determinato e solo “nel caso in cui almeno il 10 per cento dei posti previsti nel gruppo di calcolo delle quote proporzionali non sia coperto”. È inoltre consentita una deroga fino al 50 percento dei posti non coperti all’interno del relativo profilo professionale. Per tali assunzioni a tempo determinato può essere eccezionalmente omesso sia l’attestato di bilinguismo sia la dichiarazione di appartenenza o aggregazione al gruppo linguistico. La disposizione si applica ai contratti di lavoro stipulati entro cinque anni dall’entrata in vigore della norma di attuazione.

All’inizio di dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato una nuova norma di attuazione. È stata introdotta una modifica alla vigente norma di attuazione in materia di energia. Le Province autonome di Bolzano e di Trento hanno ora la possibilità di superare il termine di scadenza delle concessioni per la distribuzione dell’energia elettrica, attualmente fissato al 31 dicembre 2030, a fronte dell’approvazione di un piano di investimenti di durata massima pari a venti anni, in coerenza con quanto previsto a livello nazionale.

Sulla base delle norme di attuazione in materia di volontariato approvate l’anno precedente, è stata approvata quest’anno, con una maggioranza trasversale di 28 voti favorevoli, una legge provinciale che istituisce un apposito elenco provinciale degli “enti che svolgono attività di interesse generale”. L’obiettivo della legge è, tra l’altro, ridurre gli oneri burocratici per il volontariato.

Lingua, gruppi linguistici e società

Barometro linguistico dell’Alto Adige

Mentre i risultati del censimento linguistico 2023/2024 consentono solo in parte di trarre conclusioni sulla realtà linguistica della società altoatesina, lo studio “Barometro linguistico dell’Alto Adige”, pubblicato quest’anno dall’ASTAT, fornisce dati importanti a riguardo. La tabella 2 riporta, tra l’altro, le indicazioni relative al sentimento di appartenenza a un gruppo linguistico e alla dichiarazione della lingua madre. Circa il 9% delle persone intervistate ha indicato due o più lingue madri. Per questo motivo il numero complessivo delle lingue madri dichiarate (111%) supera quello delle persone residenti.

Tabella 2: Persone per sentimento di appartenenza a un gruppo linguistico e madrelingua (ASTAT, Barometro linguistico dell’Alto Adige 2025, p. 14)

Quattro asterischi (****) indicano un livello di accuratezza insufficiente della stima.

Bilinguismo e trilinguismo

Il bilinguismo e il trilinguismo dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige rappresentano un tema politico ricorrente. Secondo Hubert Messner, assessore provinciale alla Prevenzione sanitaria e Salute, nel marzo 2025 erano 449 le collaboratrici e i collaboratori dell’Azienda Sanitaria privi dell’attestato di bilinguismo. Particolare scalpore ha suscitato il caso di due medici dell’ospedale di Bolzano che avevano presentato certificazioni linguistiche falsificate per poter passare da un contratto a tempo determinato a un incarico a tempo indeterminato. La frode è stata scoperta poiché l’Ufficio Lingue ufficiali e diritti civici ha identificato il certificato presentato come contraffatto. Di conseguenza, l’Ufficio ha rafforzato i controlli sulle domande di riconoscimento per l’ottenimento dell’attestato di bilinguismo. Nel mese di settembre è emerso che altri 25 certificati linguistici presentati erano falsi (23 relativi alla conoscenza della lingua tedesca e 2 a quella della lingua italiana). Dieci di questi casi riguardavano l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige. Le persone coinvolte sono state licenziate in tronco. Il caso è ancora aperto e sono in corso ulteriori indagini da parte della Procura della Repubblica. Gli episodi hanno suscitato anche un acceso dibattito politico: mentre alcune posizioni chiedevano tempi più lunghi per ottenere l’attestato di bilinguismo, altre ribadivano che un’assunzione a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione debba continuare a essere possibile solo con un attestato valido.

Per facilitare l’accesso agli esami di bilinguismo, da dicembre è possibile sostenerli anche a Brunico e a Roma. A Brunico è inoltre possibile sostenere gli esami di ladino.

Il tema del bilinguismo riguarda in parte anche le amministrazioni statali. In Alto Adige esiste il diritto di comunicare con le forze di polizia in lingua tedesca o italiana. Sebbene i Carabinieri non siano giuridicamente obbligati a tenere conto del bilinguismo nelle procedure di reclutamento, anche quest’anno – come in passato – sono stati riservati 24 posti in un concorso per candidate e candidati in possesso dell’attestato di bilinguismo. Anche la Guardia di Finanza promuove il miglioramento della conoscenza del tedesco, sostenendo la partecipazione delle proprie agenti e dei propri agenti a corsi di lingua. Nel quadro di un nuovo accordo, la Guardia di Finanza organizzerà in futuro alcune prove di concorso anche a Bolzano. La novità più importante consiste nella possibilità, per le candidate e i candidati, di sostenere gli esami – secondo la scelta indicata nella domanda – sia in lingua italiana sia in lingua tedesca. La Provincia autonoma di Bolzano sostiene la Guardia di Finanza traducendo bandi e libretti test dimostrativi, collaborando con insegnanti di lingua italiana e tedesca a costituire le sottocommissioni di concorso e verificando il possesso effettivo dell’attestato di bilinguismo.

Anche nel settore digitale si punta alla parità linguistica, traducendo in tedesco portali nazionali. Quest’anno sono stati tradotti il sito web e l’app della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) e il portale online ConciliaWeb dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). ConciliaWeb è la piattaforma per la risoluzione delle controversie tra utenti e fornitori di servizi di telefonia e media audiovisivi. In entrambi i casi, l’Ufficio Lingue ufficiali e diritti civici ha collaborato all’implementazione.

A contribuire al buon funzionamento dell’amministrazione bilingue e trilingue è anche la Commissione paritetica di terminologia, ripristinata lo scorso anno. In una prima fase è stato elaborata la terminologia normata e uniforme relativa al diritto degli appalti pubblici, con l’obiettivo di garantire testi in lingua tedesca corretti, uniformi e giuridicamente sicuri in questo ambito.

Educazione

Il settore scolastico è stato meno al centro dell’attenzione quest’anno, ma in altri ambiti dell’istruzione sono stati compiuti progressi, ad esempio per quanto riguarda il riconoscimento di diversi titoli accademici rilasciati dalle Fachhochschulen austriache (istituti superiori professionali). Nel corso delle trattative all’interno della Commissione mista di esperti Italia-Austria tenutasi al Ministero dell’Università e della Ricerca a Roma è stata infatti riconosciuta per la prima volta l’equipollenza di alcuni titoli delle Fachhochschulen nei settori delle scienze economiche, del servizio sociale e dell’ingegneria. La trattativa costituisce l’accordo centrale per il riconoscimento dei titoli di studio accademici tra Italia e Austria.

Anche il diploma di maestro/maestra professionale dell’Alto Adige ha ottenuto un maggiore riconoscimento giuridico. Il diploma di maestro/maestra professionale o di tecnico/tecnica del commercio sarà d’ora in poi maggiormente riconosciuto a livello statale ed europeo allo stesso livello di quello del bachelor accademico.

Tra le iniziative in ambito educativo, in senso più ampio, rientra anche una mozione approvata trasversalmente dal Consiglio provinciale, che invita a elaborare – insieme a IDM Alto Adige e alle organizzazioni turistiche – proposte per informare meglio le e i turisti sulla storia e sull’autonomia della provincia.

Riforma Abitare

In un sondaggio recente di Eurac Research e dell’ASTAT, l’80% delle persone intervistate ha indicato gli elevati prezzi degli immobili e degli affitti come il problema attualmente più grave nel settore dell’abitare e del costruire. Nel 2025 la Giunta provinciale ha approvato una vasta riforma dell’edilizia abitativa, successivamente adottata dal Consiglio provinciale. Tra i punti centrali della riforma figurano, tra l’altro, un prolungamento del vincolo sociale sugli alloggi, controlli più rigorosi sull’utilizzo delle abitazioni, misure per il rafforzamento degli enti di edilizia abitativa senza scopo di lucro, nonché diversi incentivi e strumenti di sostegno finanziario. Il Modello Risparmio Casa sarà ulteriormente potenziato e l’Istituto per l’edilizia sociale (IPES) otterrà in futuro un diritto di prelazione sugli alloggi con vincolo di prezzo.

Jannik Sinner e il dibattito sull’identità nazionale

A livello nazionale, l’Alto Adige è tornato al centro dell’attenzione nel 2025 anche a causa delle origini del tennista Jannik Sinner. Nel mese di maggio, un articolo del giornalista Corrado Augias di Repubblica – nel quale Sinner veniva definito tra l’altro un “italiano riluttante” – ha dato avvio a un ampio dibattito. Il Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha difeso pubblicamente Sinner in una lettera inviata al quotidiano, sottolineando l’autonomia altoatesina come esempio riuscito di tutela della diversità linguistica e culturale. Nel settembre, il rapper Fedez ha annunciato un brano in cui attribuiva a Sinner un accento di Adolf Hitler, suscitando reazioni critiche in tutta Italia. Nell’ottobre, la decisione di Sinner di non partecipare alla Coppa Davis ha nuovamente alimentato discussioni mediatiche sulla sua appartenenza nazionale. Anche i media internazionali hanno ripreso le controversie, spesso collegandole alla storia e all’autonomia dell’Alto Adige. Gli episodi legati a Sinner evidenziano come le questioni relative all’identità nazionale rimangano tuttora particolarmente sensibili.

Finanze

Bilancio

Il bilancio approvato alla fine del 2024 dalla Provincia autonoma di Bolzano ammontava a circa 8 miliardi di euro. Con l’assestamento di bilancio approvato nel luglio 2025 sono stati aggiunti ulteriori quasi 800 milioni di euro. Il bilancio di previsione della Giunta provinciale per il 2026 ammonta a 8,76 miliardi di euro. Il 22,3% della spesa è destinato al settore della sanità, il 14,8% all’istruzione, il 12% ai comuni e il 10,8% ai diritti sociali e alla politica familiare.

Inoltre, la Giunta provinciale ha approvato un accordo aggiuntivo che mette a disposizione dei comuni, a partire dal 2025, ulteriori risorse per le spese correnti, la digitalizzazione e i maggiori costi del personale derivanti dall’applicazione del contratto collettivo intercompartimentale.

Impatti della riforma fiscale prevista

Poiché il bilancio della Provincia si basa in misura significativa sulle entrate fiscali generate in Alto Adige, le riforme fiscali statali possono avere effetti diretti. La ristrutturazione delle aliquote IRPEF prevista dal Governo italiano, unitamente ad altre misure di politica fiscale, comporterebbe una riduzione delle entrate per l’Alto Adige. Tuttavia, secondo il Patto di garanzia del 2014, tali misure possono essere attuate solo in seguito ad un’intesa tra Stato e Provincia. In un primo incontro tenutosi a settembre, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha confermato tale principio e ha accennato a possibili compensazioni finanziarie per la Provincia.

Photo: Adobe Stock / Rawpixel.com

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