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Minority Safepack respinto dalla Commissione Europea

Da otto anni le minoranze europee sperano in una protezione standardizzata delle minoranze in Europa. Il Minority Safepack, un’iniziativa dei cittadini europei, è stata avviata e portata avanti nel 2013 dall’Unione federale delle nazionalità europee (FUEN) e da un comitato di cittadini. Nel 2018, oltre 1.000.000 di europei hanno firmato l’iniziativa dei cittadini, raggiungendo così l’obiettivo tanto atteso: un’audizione e una presentazione delle proposte legislative sulla protezione delle minoranze nazionali al Parlamento europeo. Il Parlamento europeo ha reagito molto positivamente dopo l’audizione dell’ottobre dello scorso anno. Anche singoli Stati nazionali, come il Bundestag tedesco, sono stati molto comprensivi e hanno sostenuto l’iniziativa.

A dicembre il Parlamento europeo ha poi invitato ufficialmente la Commissione europea ad agire: Con una risoluzione in cui 524 parlamentari si sono espressi a favore, solo 67 contrari e 103 astenuti, il Parlamento ha invitato la Commissione a prendere provvedimenti legali per attuare le richieste del Minority Safepack.

Venerdì, però, con sorpresa di molti, la Commissione europea ha deciso di non attuare le richieste. Secondo il ragionamento della Commissione, dalla presentazione dell’iniziativa dei cittadini nel 2013, negli ultimi anni è stata adottata un’ampia gamma di misure su vari aspetti dell’iniziativa, ed esistono risorse e leggi sufficienti per proteggere le minoranze. Per questo motivo, non sarebbero stati proposti ulteriori atti giuridici da parte della Commissione, in quanto l’Unione europea avrebbe raggiunto gli obiettivi dell’iniziativa e quindi della tutela delle minoranze con la piena attuazione della legislazione e delle misure già esistenti.

È ovvio che molte minoranze in Europa vedranno le cose in modo diverso. E’ anche ovvio che una decisione presa democraticamente dal Parlamento europeo è stata ignorata dalla Commissione. La decisione sarà certamente seguita da risposte politiche e probabilmente l’ultima parola non è ancora stata pronunciata.

Ciononostante, l’Unione Europea ha perso un’opportunità storica: Proteggere adeguatamente le minoranze europee e fare della tutela delle minoranze una questione europea. Fino ad allora, molte minoranze rimarranno una pedina degli Stati nazionali.

photo credit: Unsplash/Guillaume Perigois

Photo: Adobe Stock / Rawpixel.com