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Policy Brief: L’autonomia dell’Alto Adige nel 2024

L’Autonomy Policy Brief 2024 analizza gli ultimi sviluppi relativi all’autonomia dell’Alto Adige. I temi trattati comprendono la formazione della nuova Giunta provinciale, la riforma dell’autonomia, le nuove norme di attuazione, il censimento linguistico, gli sviluppi nel campo del bilinguismo e del trilinguismo, i dibattiti sulla politica scolastica e le nuove norme finanziarie.

Le statistiche aggiornate sull’Alto Adige, sulla sua autonomia e sulla tutela delle minoranze possono essere consultate alla nuova Autonomy Dashboard South Tyrol (https://www.autonomy-dashboard.info).

Jakob Volgger, Marc Röggla

Pubblicato il 19 dicembre 2024

Politica e elezioni

Nuova Giunta provinciale

In seguito alle elezioni provinciali del 2023, la Südtiroler Volkspartei (SVP) ha annunciato trattative con Fratelli d’Italia, Uniti per l’Alto Adige – Lega Alto Adige Südtirol, La Civica e il Partito della Libertà. Le trattative di coalizione si sono concluse positivamente a gennaio, dopodiché Arno Kompatscher (SVP) è stato confermato come Presidente della Provincia e la nuova Giunta provinciale è stata eletta. È composta da undici membri: Otto membri appartengono al gruppo linguistico tedesco, due al gruppo linguistico italiano e uno al gruppo linguistico ladino. Dopo le dimissioni di Andreas Leiter Reber (Die Freiheitlichen) dalla coalizione di governo a febbraio, la Giunta ha ora solo una maggioranza risicata nel Consiglio della Provincia (18 membri su 35). Il programma di governo della coalizione si concentra in particolare sulla riforma dell’autonomia (vedi capitolo successivo).

Elezioni

Il Parlamento europeo è stato rieletto nel 2024. La SVP ha ottenuto il 46,96% dei voti in Alto Adige – con un aumento dello 0,42% rispetto al 2019 – e ha così vinto le elezioni. Herbert Dorfmann (SVP) è stato eletto al Parlamento europeo come unico rappresentante altoatesino della circoscrizione Nord-Est. L’affluenza alle urne ha raggiunto il minimo storico del 49,55%.

Tabella 1: Risultati delle elezioni del Parlamento europeo 2024 in Alto Adige (fonte: civis.bz.it)

PartitiVoti%
Südtiroler Volkspartei91.84946,96
Alleanza Verdi e Sinistra30.86615,78
Fratelli d’Italia24.27312,41
Azione – Siamo Europei13.3926,85
Partito Democratico11.7386,00
Lega Salvini Premier6.4623,30
Movimento 5 Stelle4.1812,14
Forza Italia – Noi Moderati – PPE3.7691,93
Pace Terra Dignità2.9751,52
Stati Uniti d’Europa2.7801,42
Libertà2.2621,16
Alternativa Popolare1.0440,53

Nei comuni di Lana, La Valle, Laives e S. Martino in Passiria si sono tenute elezioni anticipate. Da segnalare il risultato di Laives, dove è stato eletto sindaco Giovanni Seppi (SVP), appartenente al gruppo linguistico tedesco. Secondo il censimento linguistico del 2024, il 74,5% della popolazione di Laives appartiene al gruppo linguistico italiano. Negli altri comuni le elezioni si terranno nel 2025.

Legge

Riforma dell’autonomia

Soprattutto nel corso della riforma costituzionale del 2001, ma anche prima, la giurisprudenza della Corte Costituzionale ha portato a una crescente restrizione delle competenze legislative autonome dell’Alto Adige. Nel corso di un’ampia forma di autonomia, si vogliono ora ripristinare gli standard che hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria del 1992 davanti alle Nazioni Unite. Il punto di partenza delle trattative è stata una dichiarazione in tal senso del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel 2022. La riforma dell’autonomia comprenderà tutte le Regioni italiane a statuto speciale. A maggio Arno Kompatscher ha presentato al Consiglio provinciale la proposta di riforma per la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

La riforma dell’autonomia mira a realizzare, in sintesi, i seguenti cambiamenti:

  • Come limiti alle competenze legislative primarie si prevede che si applichino solo la Costituzione italiana, i regolamenti dell’Unione europea e gli obblighi internazionali. I “principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica” e le “norme fondamentali delle riforme economico-sociali” saranno eliminati come limiti. Questi ultimi hanno ripetutamente portato a interpretazioni ambigue da parte della Corte Costituzionale.
  • Saranno definite più chiaramente competenze già esistenti (ad esempio, l’ordinamento degli uffici provinciali e del personale) e saranno aggiunte nuove competenze esclusive (ad esempio, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema). È prevista una procedura semplificata per modificare, ad esempio, le disposizioni finanziarie o trasferire ulteriori competenze alla Provincia o alla Regione.
  • La tutela delle minoranze linguistiche locali non sarebbe più definita solo come un interesse nazionale, ma come una necessità derivante dall’ordinamento giuridico dell’UE e dagli obblighi internazionali. La legislazione dovrà prendere in considerazione questo aspetto. Tuttavia, secondo la proposta, i regolamenti specifici per la protezione delle minoranze non vengono toccati dalla riforma (ad esempio, l’uso della lingua, la proporzionale etnica, la scuola).
  • La Giunta provinciale, e non il Consiglio della Provincia, sarà competente in materia di impugnazione delle leggi statali.
  • Una futura modifica dello Statuto di autonomia potrà essere approvata dal Parlamento italiano solo se il Consiglio regionale e i Consigli provinciali dell’Alto Adige e del Trentino la approveranno a maggioranza assoluta (principio del consenso).
  • La Commissione dei Sei e la Commissione dei Dodici, le cosiddette commissioni paritetiche, devono essere potenziate nel rapporto tra Stato e Provincia.

A seguito dei ritardi nei negoziati sul disegno di legge costituzionale definitivo, la procedura originariamente prevista è stata modificata nel mese di ottobre. Il Governo italiano non punta più a un unico disegno di legge costituzionale per tutte e cinque le regioni con uno statuto speciale, ma a negoziati separati con ciascuna di esse. Il processo di negoziazione dello Statuto di autonomia per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è stato anticipato e il gruppo di lavoro ha iniziato i suoi lavori in ottobre e gli ha conclusi in dicembre. Il risultato è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ulteriori discussioni. Le restanti questioni aperte saranno chiarite nel dialogo diretto tra il Governo italiano e i rappresentanti delle province autonome.

Successivamente sono previsti i pareri della Regione e dei Consigli provinciali, l’Austria deve essere informata degli emendamenti e deve essere acquisito anche il parere della cosiddetta Commissione dei 137 del Consiglio provinciale. L’approvazione della legge costituzionale da parte del Parlamento italiano – prevista per il 2026 – avverrà dopo due votazioni in entrambe le camere, senza che sia possibile indire un referendum in base alle disposizioni dello Statuto di autonomia.

Oltre alla riforma dell’autonomia delle regioni e delle province autonome, è in corso un dibattito nazionale sulla cosiddetta autonomia differenziata. A giugno, il Parlamento italiano ha approvato una legge che consente alle regioni a statuto ordinario di chiedere allo Stato il trasferimento di competenze per gestire autonomamente alcune aree. Tuttavia, alcune parti della legge sono state dichiarate incostituzionali dalla Corte Costituzionale.

Commissione dei Sei e dei Dodici

Le elezioni provinciali del 2023 hanno reso necessaria la riconferma dei rappresentanti altoatesini nella Commissione dei Sei e nella Commissione dei Dodici. Il Consiglio provinciale ha eletto Meinhard Durnwalder (gruppo linguistico tedesco) e Angelo Gennacaro (gruppo linguistico italiano). Il Consiglio regionale ha nominato Dieter Steger (gruppo linguistico tedesco). Lo Stato italiano è attualmente rappresentato nella Commissione dei Sei da Eleonora Maines, Alessandro Urzí e Anton von Walther. Alessandro Urzì è stato eletto Presidente.

Nel 2024, il Governo italiano – con il coinvolgimento delle commissioni paritetiche – ha emanato due norme di attuazione. Le norme di attuazione in materia di volontariato consentono all’Alto Adige di introdurre, con legge provinciale, un proprio registro provinciale per il volontariato. In questo modo si intende sgravare le associazioni più piccole dagli obblighi burocratici legati all’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Tabella 2: Norme di attuazione approvate nel 2024 (fonte: LexBrowser)

Norma di attuazioneArea tematica
Decreto legislativo 22 febbraio 2024, n. 261Volontariato e relative competenze legislative della Provincia autonoma di Bolzano
Decreto legislativo 19 aprile 2024, n. 64Volontariato

La Commissione dei Sei ha già approvato una norma di attuazione che consente un’applicazione più flessibile della proporzionale etnica – la distribuzione dei posti di lavoro pubblici in base alla composizione dei gruppi linguistici – e il requisito dell’attestato di bilinguismo per gli impieghi statali in Alto Adige. Il regolamento verrà applicato solo per i posti di lavoro a tempo determinato e solo nell’ambito dei cosiddetti servizi essenziali. La bozza della norma di attuazione sottolinea il diritto fondamentale di potersi rivolgere alla pubblica amministrazione nelle due o tre lingue ufficiali dell’Alto Adige. La norma di attuazione ha lo scopo di consentire il mantenimento dei servizi pubblici in caso di mancanza di personale.

Inoltre, la Commissione dei Dodici ha già approvato una norma di attuazione che prevede la cancellazione del limite di mandato per i sindaci dei comuni con più di 15.000 abitanti. Secondo la normativa statale, questi sindaci sono soggetti a un limite di mandato di due legislature. La norma di attuazione consentirebbe una regolamentazione separata per la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. Tuttavia, secondo la decisione del Consiglio regionale, il regolamento statale deve essere ancora applicato per le elezioni comunali del 2025.

Lingua, gruppi linguistici e società

Censimento linguistico

Il censimento linguistico, iniziato a dicembre dello scorso anno e terminato a giugno di quest’anno, è stato particolarmente importante dal punto di vista dell’autonomia. Il censimento linguistico determina la consistenza dei gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino in Alto Adige. Sulla base di questi dati vengono assegnati ai tre gruppi linguistici i posti di lavoro nella pubblica amministrazione o distribuiti fondi pubblici in determinati settori (ad esempio la cultura).

Circa il 93% delle 483.981 persone aventi diritto a partecipare ha preso parte al censimento. Poiché la partecipazione è consentita solo ai cittadini italiani, va notato che i dati consentono solamente conclusioni limitate sulla popolazione residente totale. La percentuale dei gruppi linguistici tedesco
(-0,8%) e ladino (-0,12%) è diminuita rispetto al 2011. Il gruppo linguistico italiano, invece, è aumentato (+0,92%). Il calo del gruppo linguistico tedesco e l’aumento del gruppo linguistico italiano rappresentano una tendenza a livello provinciale. Sebbene il gruppo linguistico ladino abbia registrato solo lievi perdite a livello provinciale, si nota che nelle valli ladine è diminuito del 2,58%. Ulteriori infografiche sono disponibili nell’Autonomy Dashboard South Tyrol.

Infografica 1: Risultati dei censimenti linguistici a partire dal 1971 (fonte: ASTAT)


Bilinguismo e trilinguismo

La ricostituzione della Commissione paritetica di terminologia può essere considerata un contributo al funzionamento dell’amministrazione bilingue e trilingue. Il suo compito è quello di definire i termini giuridici, amministrativi e tecnici e di mantenere aggiornata la terminologia rilevante per l’Alto Adige.

Per monitorare e far rispettare meglio il diritto all’uso delle lingue ufficiali nella pubblica amministrazione, la Giunta provinciale ha deciso di rafforzare l’Ufficio lingue ufficiali e diritti civici. L’ufficio è responsabile, ad esempio, dei reclami dei cittadini in merito a possibili violazioni dei loro diritti linguistici da parte della pubblica amministrazione. Saranno create due posizioni aggiuntive a tempo pieno per supportare la gestione dei reclami e fornire consulenza proattiva alla pubblica amministrazione. La Giunta provinciale sta inoltre pianificando una campagna di sensibilizzazione per promuovere il multilinguismo in Alto Adige.

Nell’ambito dell’assestamento di bilancio, il Consiglio regionale ha deciso di rimborsare alle case di riposo e ai servizi sociali dei comuni ladini le spese aggiuntive per l’indennità di trilinguismo dei dipendenti. Questa decisione punta anche a migliorare l’uso della lingua ladina nei rapporti con i cittadini di lingua ladina.

Con il progredire della digitalizzazione, la mancanza di bilinguismo nei portali statali sta diventando sempre più evidente. Dal 2024, l’app CIE-ID e il sito web del Ministero dell’Interno per la gestione del proprio account della Carta d’Identità Elettronica (CIE) sono parzialmente disponibili anche in tedesco, grazie alla collaborazione tra il Commissariato del Governo e l’amministrazione provinciale altoatesina. La CIE è una delle modalità di identificazione per l’utilizzo dei servizi digitali della pubblica amministrazione. Altre lingue minoritarie non sono attualmente disponibili.

L’istituzione di un corso di laurea in medicina presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie “Claudiana” di Bolzano può essere vista come un possibile contributo per garantire il bilinguismo o il trilinguismo del sistema sanitario altoatesino attraverso la formazione locale di medici. Gli studenti in possesso di un attestato di bilinguismo tedesco-italiano di livello B2 possono richiedere un finanziamento provinciale se decidono di lavorare per quattro anni nell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige entro dieci anni dalla formazione medico specialistica o della formazione specifica in medicina generale. Il progetto è offerto in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. A settembre, 60 studenti hanno iniziato il primo semestre.

Scuola

Nel 2024 il tema della scuola è stato al centro dell’attenzione dei media, in particolare la scuola elementare in lingua tedesca “Johann Wolfgang von Goethe”, o scuola Goethe in breve. L’idea era quella di riunire in un’unica classe, per l’anno scolastico 2024/2025, bambini di prima elementare con un background migratorio e una conoscenza insufficiente del tedesco. In questa classe l’attenzione maggiore sarebbe stata rivolta al supporto linguistico, cioè all’apprendimento del tedesco. Tuttavia, il progetto è stato bloccato dall’Intendenza scolastica in lingua tedesca e alla scuola è stato chiesto di ridistribuire le classi secondo il cosiddetto principio dell’equilibrio. Le opinioni divergono a livello politico. Alcuni politici ritengono che il principio dell’insegnamento della lingua madre sia messo a rischio dalla nuova diversità linguistica nelle scuole. In risposta al dibattito, la Direzione Istruzione e Formazione tedesca ha deciso un pacchetto di misure che prevede un aumento dei posti di lavoro per gli insegnanti di sostegno linguistico. L’esempio della scuola Goethe dimostra che la questione di come affrontare la diversità linguistica nelle scuole e nella società non ha ancora trovato una risposta. Dibattiti simili sono già stati citati nell’Autonomy Policy Brief 2023.

Al contrario, diversi progetti lanciati quest’anno dimostrano che il sistema scolastico sa adattarsi ed è soggetto a continui cambiamenti. La promozione delle lingue è al centro del progetto di mobilità studentesca “LISE”. I giovani che frequentano le scuole superiori di lingua tedesca in Alto Adige possono completare il terzo o quarto anno scolastico o un semestre in una scuola italiana fuori dall’Alto Adige nell’ambito di “LISE”. Viceversa, gli alunni delle scuole superiori italiane hanno la possibilità di frequentare una scuola in Germania. Entrambe le opzioni sono aperte agli studenti ladini delle scuole superiori.

Al liceo scientifico di Bolzano, l’idea di una classe internazionale è stata attuata all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025. In futuro, una ventina di alunni saranno istruiti in inglese, tedesco e italiano, e la maggior parte delle materie sarà insegnata in inglese.

Bandiera ladina

Di importanza simbolica per i ladini del Trentino-Alto Adige è stata la mozione del Consiglio regionale che ha chiesto alla Giunta regionale di autorizzare ufficialmente l’uso e l’esposizione della bandiera ladina (blu, bianca, verde) sugli edifici pubblici dei comuni ladini.

Sicurezza

L’accordo quadro della Provincia con il Ministero dell’Interno, firmato alla fine del 2024, va visto sullo sfondo dell’intensificarsi del dibattito sulla sicurezza in Alto Adige. L’accordo prevede, tra l’altro, la possibilità per la Provincia di mettere temporaneamente a disposizione della Questura di Bolzano delle unità di personale per lo svolgimento di attività amministrative, se necessario. La Provincia può inoltre provvedere all’acquisto di materiale funzionale ai compiti istituzionali della Questura di Bolzano e del Comando provinciale dei Carabinieri. Gli oneri finanziari delle misure possibili a sostegno della sicurezza sono computati nel concorso della Provincia autonoma di Bolzano al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’articolo 79 dello Statuto di autonomia.

Finanze

Bilancio

Con l’assestamento di bilancio per il 2024, la Provincia aveva a disposizione un budget record di circa 8,3 miliardi di euro. Il bilancio per il 2025 avrà un volume totale di circa 8 miliardi di euro. In confronto, il volume iniziale del bilancio precedente era di 6,79 miliardi di euro. Una novità del bilancio è la riforma fiscale. L’imposta regionale sulle attività produttive IRAP sarà ridotta dal 3,9% al 2,68% per le aziende che pagano salari più alti. Inoltre, l’imposta sul reddito IRPEF sarà riorganizzata in modo da tassare maggiormente i redditi più alti e il gettito aggiuntivo sarà destinato alle famiglie con figli.

Accordo finanziario

In ottobre è stato concluso un accordo sui rapporti finanziari con lo Stato, che prevede che l’Alto Adige rimborserà allo Stato circa 103 milioni di euro di pagamenti compensativi ricevuti in eccesso. Nell’ambito del cosiddetto accordo per il ristoro, lo Stato aveva rimborsato all’Alto Adige la perdita di entrate causata dalla pandemia COVID-19 nel 2020. Alla fine, il mancato introito è stato inferiore al previsto, ovvero di 103 milioni di euro. È stato inoltre concordato che la Provincia di Bolzano accantonerà fondi che potranno essere utilizzati solo per investimenti nell’anno successivo. Si tratta di 19 milioni di euro per il 2025, 53 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 85 milioni di euro per il 2029. In linea con l’ultima riforma della governance economica europea, questa riserva sarà utilizzata per compensare in anticipo i deficit di bilancio. L’accordo chiarisce inoltre che, in caso di iniziative governative di riduzione delle imposte che comportino una perdita di gettito per l’Alto Adige e il Trentino, si dovrà trovare un accordo su eventuali misure di compensazione.

Finanziamento dei comuni

Quest’anno si è verificato un importante cambiamento in materia del finanziamento dei comuni. La legge approvata dal Consiglio provinciale ha uniformato le disposizioni in materia e ha abrogato le norme giuridiche ormai obsolete. In precedenza, la legge provinciale prevedeva che il 13,5% delle entrate provinciali fosse destinato ai comuni. Tuttavia, poiché da anni i comuni ricevono comunque una quota superiore, questa quota è stata abolita. Secondo l’articolo 1 della legge provinciale, la Provincia “assegna ai comuni idonei mezzi finanziari allo scopo di adeguare le loro finanze al raggiungimento delle finalità e all’esercizio delle funzioni stabilite dalle leggi”. Queste risorse vengono stabilite annualmente in sede di negoziazione.

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